Gen Z: una generazione contraddittoria e fondamentale per il tuo Brand
- Web designer | Ocalab
- 24 Ottobre 2024
- Marketing
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Gen Z: una generazione contraddittoria e fondamentale per il tuo Brand
La Generazione Z, chiamata anche Gen Z, rappresenta un target affascinante e sfuggente per molte aziende. Nati tra la fine degli anni ’90 e il 2010, sono i primi veri nativi digitali, cresciuti con la tecnologia a portata di mano. Tuttavia, dietro la loro apparente familiarità con il mondo online, si nasconde una complessità che spesso rende difficile per i brand capire come comunicare con loro e, allo stesso tempo, come attrarli come talenti da assumere.
Le contraddizioni di una generazione
Una delle sfide principali che le aziende incontrano con la Gen Z è la loro natura contraddittoria. Da un lato, amano acquistare: sono consumatori curiosi, che esplorano nuove tendenze e sono sempre alla ricerca del prossimo prodotto o servizio che possa migliorare la loro vita.
Tuttavia, non si lasciano convincere facilmente: prima di scegliere un brand, fanno delle ricerche approfondite, confrontano opzioni e, soprattutto, selezionano un prodotto in base ai propri valori personali. Il 67% di loro dichiara che, per legarsi ad un marchio, deve trovare in esso una profonda ed autentica connessione.
I dati emersi dai trends del 2024 dimostrano che questi consumatori sono alla ricerca di Brand con uno scopo più profondo, che vada oltre al prodotto e ai servizi. Uno dei valori cardine sostenuti dalla Gen Z è la sostenibilità, intesa sia come ambientale che come etica sociale.
La Gen Z, quindi, vuole sapere che cosa rappresenta un’azienda prima di sostenere economicamente il suo prodotto o servizio. E questo vale non solo nel processo di acquisto, ma anche nella scelta di un futuro datore di lavoro. I talenti della Generazione Z non sono disposti a lavorare per chiunque: le imprese che non dimostrano una chiara visione di sostenibilità o non sono trasparenti nei loro valori rischiano di perdere terreno nella competizione per attrarre i migliori giovani talenti.
Per le aziende, perciò, convincere e coinvolgere questa generazione è una vera sfida, che richiede costante innovazione, così come la capacità di sfidare le logiche tradizionali e dare risposte diverse ai nuovi bisogni, sia per poter continuare a vendere, sia per poter contare su talenti giovani e capaci nel futuro.
Studiare la Gen Z:
un must per le aziende Branding da paura.
Come abbiamo appena visto, per le aziende capire la Gen Z non è più un’opzione: è una necessità. Questi giovani non solo rappresentano i clienti del futuro, ma le loro abitudini e preferenze stanno già modellando le tendenze dei consumatori di oggi.
La loro influenza si estende anche al mondo del lavoro, dove la loro richiesta di flessibilità, trasparenza e rispetto dei valori etici si sta lentamente imponendo anche alle generazioni precedenti.
Nel campo dell’employer branding, intercettare e soddisfare le aspettative della Gen Z significa ripensare completamente le strategie di recruiting e retention. Non basta più offrire uno stipendio competitivo: le aziende devono dimostrare di essere allineate con le aspettative sociali e ambientali, offrendo un ambiente di lavoro stimolante e responsabile. Questa generazione tende a favorire datori di lavoro che investono nel benessere dei propri dipendenti e che hanno una missione sociale chiara.
Marketing tradizionale ed employer branding: due facce della stessa medaglia.
Che si tratti di sviluppare una campagna di marketing per promuovere un prodotto o di creare una strategia di employer branding per attrarre nuovi talenti, è essenziale comprendere i valori della Gen Z.
Il modo di fare pubblicità tradizionale sta lentamente lasciando spazio a tecniche più mirate e personalizzate, in cui la trasparenza, l’autenticità e l’impegno sociale diventano gli strumenti chiave per instaurare una relazione duratura con questo target.
In un mondo in cui le opinioni e i comportamenti della Gen Z influenzano non solo i loro coetanei, ma anche le generazioni precedenti, le aziende che non si adattano rischiano di perdere non solo clienti, ma anche preziosi talenti in grado di modellare il futuro del loro business.
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